

La presenza di una cappella votiva dedicata ai Santi Mario, Marta, Audiface e Abaco, posizionata più a monte rispetto all’attuale Santuario, è verosimilmente risalente alla metà del sedicesimo secolo.
Il Santuario venne spostato dove si trova ora tra la fine del seicento e l’inizio del settecento, a testimonianza di ciò, il quadro votivo sull’altare di Giuseppe Maso (1713). I maggiori lavori di ampliamento avvennero nell’ottocento. Il Santuario assunse le dimensioni
attuali nel 1870.
Priori e Priore si occupano da sempre della manutenzione e della pulizia interna ed esterna del Santuario. Organizzano la “tradizionale festa” comunitaria nel mese di gennaio e si adoperano per accogliere i pellegrini che partecipano alle celebrazioni liturgiche annuali.
Negli ultimi anni anche le Priore partecipano alla distribuzione nelle case di tutti i caselettesi, della “Carità”, pane che viene benedetto alla Santa Messa del 6 gennaio.
La “Carità” è un pane dalla forma molto particolare.
Lo fanno preparare i Priori e viene benedetto nella celebrazione liturgica dell'Epifania nella parrocchia di San Giorgio Martire a Caselette.
Il pane è elemento fondamentale della mensa di ogni famiglia, dono di Dio e frutto del lavoro dell'uomo.
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